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Potere calorifico della legna da ardere: quale scegliere?

Potere calorifico della legna da ardere: quale scegliere?

La legna è una fonte di energia preziosa della natura realmente rinnovabile ed eco-compatibile: se bruciata, infatti, la legna produce la stessa quantità di anidride carbonica assorbita dalla pianta per vivere e crescere. Per questo è importante conoscere il potere calorifico della legna utilizzata per ottenere la resa migliore e inquinare il meno possibile.

Qual è la legna che assicura il miglior rendimento per il riscaldamento domestico? Bisogna innanzitutto distinguere tra i diversi tipi di legna. La legna è infatti composta prevalentemente da cellulosa e lignite, ma anche da altre sostanze come resine e da acqua. Per ottenere una combustione completa della legna con rendimenti elevati occorre che sia correttamente stagionata o essiccata, cioè deve possedere il giusto grado di umidità, con una percentuale tra il 10 e il 15%.

La legna deve essere tagliata preferibilmente in inverno e non deve stagionare troppo, per non perdere il suo potere calorifico. Deve essere conservata in luoghi riparati e ben ventilati, meglio se tagliata in pezzi adatti al focolare (stufa, caminetto, caldaia) per la quale è destinata. Se la legna non venisse stagionata correttamente (in media 2 anni), potrebbe avere percentuali di umidità molto alte che abbassano la temperatura di combustione.

La legna si suddivide in due categorie: legna dolce e legna dura o forte.

  • La legna dolce pesa circa 300-350 Kg/m3 è facile da accendere ma brucia in fretta, sviluppa una fiamma lunga e la si utilizza nei forni che richiedono un lungo giro di fiamma. È quella di: abete, pioppo, ontano, pino, salice e castagno.
  • La legna forte pesa circa 350 – 400 kg/m3, brucia più lentamente e con fiamme più corte, dura di più ed è più adatta al riscaldamento domestico ed è quella di: betulla, olmo, quercia, leccio, faggio, rovere e frassino.

Cos’è il potere calorifico della legna?

Il potere calorifico della legna è la quantità di calore che si sviluppa durante la combustione, per ogni chilogrammo di legno bruciato. Il potere calorifico della legna è quindi il fattore che ne determina la resa assieme al livello di essiccazione e si misura in kcal al kg. Questo valore dipende dal tasso di umidità e dalla sua densità e varia in base alla pianta, ma a parità di peso e umidità esso resta pressoché invariato tra tipi di legna diversi.

I legnami pregiati sono:

  • La quercia
  • Il frassino
  • Il faggio
  • L’acero

Di qualità discreta sono invece il castagno, la betulla, l’ontano. Di qualità accettabile sono il tiglio il pioppo ed il salice. Da evitare in generale i legni resinosi.

La potenza delle vostre caldaie o stufe dipenderà dal tipo di legna impiegato e quindi dal potere calorifico. In media un legname ben stagionato ha un potere calorifico di 3200 kcal/kg.

Ma vediamo nel dettaglio qual è il potere calorifico per ciascun tipo di legna che vi aiuterà quando andrete a scegliere quella per il riscaldamento domestico o anche solo per un arrosto.

Potere calorifico della legna da ardere e durata combustione

Ecco una classifica sul potere calorifico della legna e sulla durata:

  • Pino – potere calorifico 4900 Kcal/Kg, breve durata, sviluppa una fiamma scintillante che riscalda in fretta ma essendo una pianta resinosa ha il difetto di fare molto fumo durante la fase di accensione, mentre le pigne sono un ottimo combustibile.
  • Betulla – potere calorifico 4698 Kcal/Kg, media durata, è più adatta per la fase di accensione del caminetto perché brucia molto in fretta.
  • Quercia – potere calorifico 4631 Kcal/Kg, lunga durata. Questo legno è molto pregiato, essendo compatto brucia molto lentamente mantenendo la fiamma nel focolare.
  • Faggio – potere calorifico 4617 Kcal/Kg, lunga durata è compatto e pesante, a bruciatura lenta e adatto per ogni tipo di cottura.
  • Abete – potere calorifico 4600 Kcal/Kg, breve durata.
  • Castagno – potere calorifico 4600 Kcal/Kg, breve durata.
  • Ontano – potere calorifico 4400 Kcal/Kg, breve durata.
  • Olmo – potere calorifico 4300 Kcal/Kg, lunga durata.
  • Pioppo – potere calorifico 4130 Kcal/Kg, media durata.
  • Larice – potere calorifico 4050 Kcal/Kg, breve durata.
  • Olivo – potere calorifico 3500 Kcal/Kg, lunga durata, brucia anche quando è fresco per la presenza di olio al suo interno che lo porta a fare un fumo aromatico all’inizio della combustione.

Consigli per la scelta del combustibile

Innanzitutto è sempre meglio evitare di bruciare la legna fresca: il legno stagionato fornirà molto più calore.

Oltre al potere calorifico, alla resa, all’umidità e agli aromi prodotti durante la combustione, nella scelta del combustibile bisogna tenere in considerazione anche la reperibilità della legna e il suo prezzo. Se la casa da riscaldare gode di un isolamento ottimale non è necessario andare alla ricerca di legni pesanti, si può ottenere il medesimo risultato con ciocchi di legna più leggera che producono un fuoco più piccolo e con emissioni minori.